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giovedì 16 gennaio 2020

Il Milan vola ai quarti di Coppa Italia dopo una vittoria schiacciante contro la Spal.

A San Siro il Milan travolge la Spal per 3-0 con le reti di Piatek, Castillejo e Hernandez.

A San Siro la partita è stata a senso unico. Il Milan ha dominato tutti i novanta minuti rischiando solo sul finale di incassare un goal. Già dal fischio d'inizio la squadra si è mostrata molto propositiva e grintosa correndo e lottando su ogni pallone.
L'emblema del carattere di sacrificio adottato dalla formazione di Pioli è Castillejo che rincorre ogni pallone, rientra in difesa e unisce giocate di tecnica, come in occasione del goal, a molta corsa e spirito di sacrificio.
Bisogna comunque ricordare il livello dell'avversario che non è stato in grado di difendere dai lanci i profondità e dai contropiedi lanciati dai centrocampisti rossoneri che hanno potuto gestire al meglio il pallone mettendo gli attaccanti in condizione di segnare molte volte, infatti il risultato di 3-0 è anche riduttivo rispetto alle molte occasioni sprecate dal diavolo.
Rispetto alla squadra schierata a Cagliari ci sono stati diversi cambi di formazione dovuti principalmente al turnover in vista dell'impegno di campionato di domenica contro l'Udinese sempre a San Siro. Rebic, Krunic, Piatek, Conti, Antonio Donnarumma e in nuovo arrivato Kjaer hanno avuto un'opportunità dal primo minuto che hanno, chi più e chi meno, sfruttato. 
Rebic ha dimostrato di trovarsi a suo agio nel ruolo di seconda punta anche se ha dimostrato poca freddezza sottoporta. Piatek ha realizzato un goal ma ne ha anche sbagliati molti che un anno fa avrebbe certamente realizzato. Krunic ha giocato una buona partita di contenimento. Conti ha difeso abbastanza bene anche se ha sbagliato troppi appoggi semplici dimostrando di non essere in fiducia.
Antonio Donnarumma, schierato al posto del fratello infortunato, è stato impegnato poco ma nel finale ha fatto una grande parata su un tiro ravvicinato. Kjaer, invece, debutta con una buona prestazione dovuto in parte alla poca efficacia offensiva della squadra spallina che praticamente non ha causato problemi all'esperto difensore danese.

Castillejo e Piatek, protagonisti indiscussi della vittoria per 3-0 del Milan ai danni della Spal.
Castillejo e Piatek, protagonisti indiscussi della vittoria per 3-0 del Milan ai danni della Spal.

lunedì 9 dicembre 2019

Due vittorie di fila per il Milan che si avvicina alla zona Europa.

Il Milan vince la seconda partita di fila col Bologna dopo un emozionante e rocambolesco 3-2 al Renato Dall'Ara.

La cura Pioli funziona, il Milan vince e convince allo stadio Dall'Ara contro un Bologna in netta difficoltà e mai in partita. La squadra rossonera si presenta molto arrembante, offensivamente aggressiva, rapida e molto pericolosa. 
Questo atteggiamento premia subito il Milan che raggiunge il doppio vantaggio nella prima mezz'ora di gioco con un rigore guadagnato e realizzato da Piatek molto più in partita delle precedenti uscite e dall'ormai certezza Theo Hernandez, una vera spina nel fianco delle difese avversarie. Il Bologna accorcia le distanze con un rocambolesco autogol dello stesso Theo Hernandez che insacca nella sua porta dagli sviluppi di un calcio d'angolo. Le due squadre vanno a riposo sul 2-1 con il Bologna che accorcia all'unica occasione creata. 
Nel secondo tempo il Milan inizia subito col piede giusto trovando il terzo gol con Bonaventura che realizza una rete splendida con una conclusione di precisione dal limite. Il Bologna accorcia le distanze con Sansone che realizza un rigore causato dal terzino Theo Hernandez che è stato protagonista indiscusso della partita in positivo e negativo. Lo stesso terzino spagnolo al recupero si fa tutta la fascia arrivando davanti al portiere che gli nega la doppietta parando in uscita.

Piatek esulta dopo aver realizzato dal dischetto.
Piatek esulta dopo aver realizzato dal dischetto.

PAGELLE

DONNARUMMA 6+ Impreciso coi piedi e un po' insicuro, incolpevole nei due gol subiti.

CONTI 6/7 Conti si è ritrovato, difesa e coperture impeccabili, da migliorare un po' la fase offensiva.

ROMAGNOLI 6.5 Il capitano un po' meno attento del solito, forse un po' troppo rilassato ma sempre preciso nelle coperture.

MUSACCHIO 5.5 L'argentino ha pasticciato molto sbagliando controlli e contrasti, per fortuna il Bologna non si è reso molto pericoloso durante l'arco della partita.

THEO HERNANDEZ 6.5 E' l'opposto di Conti, offensivamente incontenibile ma fragile difensivamente e protagonista in negativo nei due gol del Bologna.

KESSIE 5/6 Grinta e muscoli al servizio del centrocampo rossonero, evidenti limiti tecnici mostrati durante il match.

BENNACER 6.5 Coperture eccellenti e controllo del pallone, sta crescendo il metronomo algerino scandendo il tempo del centrocampo milanista.

BONAVENTURA 7 L'uomo di cui il Milan aveva necessità, tecnica e gol importanti.

CALHANOGLU 6 Oscurato dalle splendide giocate dei compagni, partita mediocre.

PIATEK 6/7 Voglia di segnare e di riscattarsi negli occhi di Piatek che ritrova il gol su rigore, lotta contro i difensori, speriamo sia il punto di svolta nella stagione del pistolero polacco.

SUSO 6.5 I piedi buoni di Suso sono i protagonisti nel gol di Theo che è mandato a rete da un passaggio eccezionale dello spagnolo.

SOSTITUZIONI

PAQUETA 5.5 Subentra al posto di Bonaventura col compito di gestire il pallone e magari innescare il contropiede, ma cerca solo giocate difficili e inefficaci che portano alla perdita del possesso del pallone.

BIGLIA 6+ Sostituisce Bennacer ammonito, è un'ottima alternativa all'algerino in caso ci sia il bisogno di difendere il risultato.

CASTILLEJO 5.5 Sostituisce Calhanoglu, spreca un paio di contropiedi calciando male.

                          

martedì 19 novembre 2019

Un'Italia da record conclude il percorso di qualificazione agli Europei 2020 collezionando solo vittorie.

L'Italia si è qualificata agli Europei 2020 come testa di serie ottenendo solo risultati positivi e terminando questo percorso a punteggio pieno assieme al Belgio.

L'Italia di Mancini è da record. Con la vittoria a Palermo contro l'Armenia, la nazionale azzurra ha collezionato un nuovo record ottenendo 10 vittorie in altrettante partite disputate in un anno solare. Queste ultime due giornate, infatti, si sono concluse con due successi raggiunti contro Bosnia e Armenia. Ciò che stupisce delle due performance della nazionale sono la mentalità vincente e la propensione offensiva che ha portato alla realizzazione di un bottino di 12 reti negli ultimi due match disputati. 

Bosnia - Italia 0-3 15 Novembre 2019

Alla vigilia questo match non sembrava così scontato, la Bosnia è sicuramente una formazione di qualità inferiore all'Italia, ma comunque è composta da giocatori di esperienza come Pjanic e Dzeko che conoscono molto bene il calcio italiano. Quello che però ha fatto girare la partita a favore dell'Italia è stata l'attitudine offensiva e la voglia di vincere che la nazionale ha mostrato dal primo minuto portandosi addirittura in doppio vantaggio alla fine del primo tempo con le reti di Acerbi e Insigne. Nel secondo tempo gli azzurri hanno trovato la terza rete col gallo Belotti. Da registrare anche la buonissima prestazione di Donnarumma che ha mantenuto la rete inviolata e ha dimostrato nuovamente di meritarsi la maglia titolare della nazionale ai danni di grandi talenti come l'esperto Sirigu e i due giovani promettenti Gollini e Meret che hanno avuto l'occasione di esordire in queste due partite di qualificazione agli Europei 2020.

L'esultanza degli azzurri al primo goal di Acerbi.
L'esultanza degli azzurri al primo goal di Acerbi.

Italia - Armenia 9-1 18 Novembre 2019

In questa partita la nazionale italiana ha preso a pallonate gli armeni che tecnicamente e fisicamente sono nettamente inferiori. A Palermo il pubblico si è certamente divertito a vedere così tanti goal come poche volte nella storia era successo alla nazionale italiana che oltre ad ottenere il record di vittorie in un anno solare era ad un passo dal battere il record per la partita della nazionale italiana con più reti. Già dai primi minuti l'Italia ha iniziato ad insaccare la rete terminando il primo tempo su un clamoroso 4-0 frutto dei due goal di Immobile e delle marcature di Zaniolo e Barella. Nel secondo tempo la musica non cambia e la nazionale italiana trova la via della rete con Zaniolo, Romagnoli, Jorginho, Orsolini e Chiesa che, durante l'incontro, ha preso anche due legni. L'unica macchia del match è il goal subito, causato da un errore evidente di Jorginho che ha permesso a Babayan di segnare da fuori area con Meret, appena entrato al posto di Sirigu, incolpevole e costretto a raccogliere il pallone in fondo alla rete al primo tiro ricevuto al suo esordio con la maglia azzurra.

Grande prestazione di Zaniolo che realizza una doppietta.
Grande prestazione di Zaniolo che realizza una doppietta.

Mancini si rivela la guida di cui l'Italia aveva bisogno dopo la delusione dell'esclusione dal Mondiale, la nazionale è stata data in mano ai giovani che hanno dimostrato di poter rimpiazzare i veterani e garantire fantasia e vivacità al gioco azzurro. Infatti nell'era Mancini sono stati fatti esordire 23 giovani promesse del calcio italiano che hanno dimostrato di meritare la convocazione, ricordiamo le buone prestazioni di Chiesa, Tonali, Zaniolo, Barella e dei ritrovati bomber Immobile e Belotti capaci di segnare con costanza con la maglia del club e della nazionale. Non ci rimane che attendere di vedere questa squadra fronteggiare le formazioni più forti d'Europa per dimostrare ancora di essere una delle rose più promettenti ed in crescita del momento. Nonostante ciò l'Italia non è la favorita per l'europeo del prossimo anno in quanto ci sono squadre molto più esperte e tecnicamente dotate come Spagna, Francia, Olanda e Inghilterra. 
Il 30 Novembre verranno sorteggiati i gironi in cui ricordiamo che l'Italia sarà testa di serie e quindi eviterà le top squadre europee come Francia e Spagna.


venerdì 1 novembre 2019

Primi tre punti del Milan alla guida di Pioli, il Milan vince di misura contro la Spal.

Il Milan vince 1-0 contro la Spal a San Siro con un goal del contestato Suso che segna su punizione dal limite.

Il Milan si presenta a San Siro in crisi nera e con qualche cambio di formazione che, in realtà, non cambia la sostanza di una squadra lenta, con un attacco troppo leggero e un centrocampo inconsistente. Non è stata certamente una buona prestazione del club rossonero, si registrano gli stessi problemi che a questo punto sembrano irrisolvibili, l'unica speranza è data dal mercato di gennaio in cui il Milan dovrebbe ingaggiare giocatori di esperienza da affiancare ai giovani. Suso che ha realizzato il goal vittoria è subentrato nella ripresa al posto di Castillejo e a parte la rete non ha disputato una grande prestazione.

Theo Hernandez sfida in uno contro uno Strefezza.
Theo Hernandez sfida in uno contro uno Strefezza.

PAGELLE

Donnarumma 6/7 Il voto è un premio per la porta mantenuta inviolata anche se il portiere rossonero non ha eseguito delle parate eccezionali ma si è fatto trovare sempre pronto quando è stato chiamato in causa.

Duarte 6+ Duarte schierato titolare come terzino destro ha realizzato una buona prestazione di copertura, nella ripresa ha occupato la posizione di Musacchio mantenendo la concentrazione e sbagliando poco.

Musacchio 6+ Classica prestazione discreta del centrale argentino, coperture e impostazione di buon livello.

Romagnoli 6.5 Il capitano rossonero è ormai una certezza, sbaglia poco e gioca semplice.

Theo Hernandez 6.5 Il terzino sinistro ex Real Madrid si riconferma incontenibile in attacco, una spina nel fianco per la difesa avversaria, deve migliorare nel controllo e nella gestione del pallone.

Bennacer 5 Chiamato a sostituire Biglia ha disputato un match insufficiente, poca personalità, troppa lentezza nelle giocate e coperture difensive non sempre precise.

Kessie 5+ Tanta corsa ma poca precisione e tecnica nelle giocate dell'ivoriano.

Paquetà 6 Prestazione migliore delle partite precedenti, ha cercato di gestire il pallone e di servire i suoi compagni in attacco, è ancora troppo impreciso negli assist ma è in crescita. E' andato vicino al goal negatogli dal portiere della Spal Berisha.

Calhanoglu 5.5 Poca concretezza, troppi errori nella precisione e misura dei passaggi, prestazione sottotono rispetto alle uscite precedenti.

Piatek 4/5 E' il fantasma del bomber che era l'anno scorso, non trova la posizione in campo e non riesce a smarcarsi per farsi servire dai suoi compagni.

Castillejo 5.5 Ha corso molto per la squadra ripiegando in difesa, ha provato a lanciare i propri compagni con passaggi lunghi imprecisi. Incide molto l'errore evidente nel primo tempo in cui si è divorato un goal facile colpendo la traversa.

Calabria 5.5 Entra nell'intervallo al posto di Musacchio, non combina praticamente nulla, anzi il Milan con lui a destra ha sofferto di più in difesa con la Spal che spingeva e lo sfidava spesso in uno contro uno. 

Suso 6.5 Sostituisce nella ripresa Castillejo e realizza il goal decisivo battendo una punizione magistrale dal limite.

Bonaventura N/A Sostituisce Paqueta a pochi minuti dalla fine, troppo pochi per dare un giudizio sulla sua prestazione.

Questi tre punti sono boccate d'aria per la squadra rossonera che adesso dovrà affrontare in successione Lazio, Juve e Napoli. Pioli azzecca la mossa vincente con l'entrata in campo di Suso che, nonostante le brutte prestazioni nelle ultime partite, si conferma il giocatore più decisivo di questo Milan che deve per forza affidarsi ai suoi fuoriclasse per risollevarsi, aspettando il ritorno del vero Piatek. 


                       

domenica 6 ottobre 2019

Vittoria in rimonta del Milan al Marassi, il Genoa mette in difficoltà la squadra rossonera che esce dalla partita con tre punti preziosi.

Il Milan si aggiudica la partita al Marassi col Genoa che esce a testa alta dall'incontro nonostante la classifica problematica.

La formazione allenata da Giampaolo si è imposta sulla squadra genoana per 2 a 1, grazie a due goal realizzati da Theo Hernandez e Kessie in risposta al goal del vantaggio del grifone firmato da Schone su errore grave di Reina. 

Il primo tempo non inizia bene per il Milan che soffre l'ampiezza della formazione genovese e rischia di subire goal in diverse occasioni in cui Reina si è fatto trovare pronto. La squadra rossonera si fa vedere dalle parti del portiere genoano Radu con due tiri dal limite di Suso che non hanno impensierito l'estremo difensore del Genoa. L'episodio decisivo che porta al vantaggio della squadra di casa arriva su punizione di Schone che trova la risposta difettosa di Reina che respinge goffamente il pallone facendolo carambolare in rete. Nel finale di primo tempo Saponara si fa espellere dalla panchina per proteste.

Nel secondo tempo Giampaolo decide di schierare Leao e Paqueta al posto di Piatek e Calhanoglu e questa sarà la mossa giusta che darà il via alla rimonta rossonera. Paqueta si dimostra a suo agio sul prato del Ferraris, rapidità di movimento e dribbling lo rendono un avversario ostico per la difesa del Genoa. Al minuto 51 il gioco è fermo per un fallo a favore del Milan, Paqueta vede lo scatto di Theo Hernandez lo serve battendo velocemente la punizione e il terzino spagnolo penetra nell'area avversaria e batte Radu da posizione improbabile. Il Genoa subisce il contraccolpo e al 56' Biraschi, che aveva sostituito l'infortunato Criscito, ferma con la mano una potenziale occasione da goal creata da Leao. L'arbitro si reca al var e dopo un paio di minuti decide di estrarre il cartellino rosso per il difensore genoano e di concedere un rigore al Milan che Kessie realizza spiazzando il portiere. Il Genoa non demorde e continua ad attaccare rendendosi pericoloso in particolare con Kouamè che con la sua velocità ha messo in difficoltà la difesa rossonera. Sul finale Calabria, protagonista di una brutta prestazione, pasticcia col pallone e per rimediare commette un fallo che gli vale il secondo cartellino giallo e di conseguenza l'espulsione. Viene così ristabilita la parità numerica che il Genoa sfrutta molto bene ottenendo un rigore nei minuti di recupero per un fallo molto discutibile di Reina su Kouamè. Il portiere rossonero, però, si riscatta parando il rigore che sembrava una sentenza sull'avventura del tecnico Giampaolo alla guida del Milan. Nel recupero viene espulso Castillejo dalla panchina per aver detto qualche parola di troppo in occasione del rigore concesso al Genoa. La squadra rossonera porta a casa una vittoria sofferta contro una rosa di livello nettamente inferiore. 

Kessié esulta dopo aver realizzato il rigore del 2-1.
Kessié esulta dopo aver realizzato il rigore del 2-1.

PAGELLE
Reina 5 Ha sostituito nella formazione titolare Donnarumma che ha avuto una crisi di vomito prima del match. Il portiere spagnolo ha aggiustato la sua prestazione disastrosa parando il rigore sul finale.  
Theo Hernandez 6 Ha segnato il goal che ha dato il via alla rimonta per il resto la sua prestazione è stata mediocre.
Romagnoli 6+ Il capitano si fa trovare sempre pronto, sbaglia poco e fa sempre il suo compito.
Duarte 5.5 Ancora deve capire il campionato italiano, ha le potenzialità per crescere.
Calabria 4 Partita mediocre del terzino italiano che aggrava la sua performance facendosi espellere ingenuamente in un momento favorevole al Milan di superiorità numerica.
Calhanoglu 4 Un fantasma a centrocampo, cambiato all'intervallo dopo un'ulteriore brutta prestazione.
Biglia 4.5 Lentissimo in fase di costruzione e manovra, ha perso dei palloni sul pressing genoano perchè tardava troppo la giocata.
Kessiè 6 Partita appena sufficiente, realizza dal dischetto e gioca il suo solito match di fisico e forza a centrocampo.
Bonaventura 5.5 La prima da titolare dopo 349 giorni non va molto bene, il centrocampista italiano è risultato con poche idee, nel secondo tempo è cresciuto ma non è stato comunque abbastanza per la sufficienza.
Suso 5 Troppo prevedibile, ha compiuto molti errori nella gestione del pallone e nel dribbling perdendo il controllo della palla in maniera banale.
Piatek 5 Isolato là davanti non ha praticamente giocato, le volte che accorciava per ricevere palla o fare da sponda veniva anticipato e sbagliava il controllo, non riconosciamo più il bomber dell'anno precedente.
Paqueta 6/7 Sostituisce Calhanoglu nell'intervallo, realizza una buona partita facendo cambiare il passo del centrocampo rossonero con la sua velocità, coprotagonista in occasione del goal di Theo Hernandez.
Leao 6/7 Sostituisce Piatek nell'intervallo, conquista il rigore decisivo e si mette in mostra con delle giocate in dribbling.
Conti N/A Sostituisce Bonaventura per colmare il vuoto lasciato da Calabria in occasione della sua espulsione, ha giocato troppi pochi minuti per essere valutato

C'è poco da salvare della prestazione del Milan, l'unica nota positiva della partita sono i tre punti guadagnati in classifica. Da rivedere le scelte di Giampaolo che lascia in panchina Paqueta e Leao che poi, nel secondo tempo, si sono rivelati fondamentali per la rimonta milanista. Discutibili anche alcune decisioni prese dall'arbitro Mariani in occasione del rigore concesso al Genoa e ai cartellini estratti forse troppo numerosi per una partita che non è stata così violenta.

                       

lunedì 16 settembre 2019

Vittoria di misura 1-0 del Milan contro l'Hellas Verona.

Il Milan ottiene 3 punti dopo una partita non brillante della squadra rossonera che vince grazie ad un rigore realizzato da Piatek.

Dopo novanta minuti deludenti, il Milan esce da questa trasferta con tre punti importanti per la classifica. Al Bentegodi è stata una partita dominata dagli episodi, da ritmi bassi e da pochissime azioni create. 
Gli episodi che hanno determinato il risultato finale sono stati principalmente due: l'espulsione di Stepinski al '21 per un'entrata con gamba alta sul volto di Musacchio che l'arbitro, dopo aver rivisto tutto al var, ha deciso di sanzionare con il cartellino rosso; il rigore causato da un tiro di Calhanoglu stoppato con una mano dal difensore veronese Gunter e realizzato da Piatek che con freddezza ha battuto il portiere Silvestri. 
Il Milan ha mantenuto costantemente il possesso del pallone senza rendersi pericoloso, a differenza delle partite precedenti con la superiorità numerica si sono visti in attacco i terzini rossoneri con principalmente Calabria che si è reso pericoloso nella corsia di destra colpendo anche un palo con un bolide incredibile che meritava il goal. 
Paquetà, schierato titolare a sorpresa al posto di Castillejo, non è apparso a suo agio nella posizione assegnatagli da Giampaolo e infatti nell'intervallo è stato sostituito da Rebic che non ha fatto una gran prestazione, è sembrato impacciato nel dribbling e nel controllo del pallone. 
Piatek finalmente ha trovato il goal dal dischetto liberandosi dal peso delle critiche, nella sua esultanza ha portato un indice verso la bocca invitando i giornalisti a fare silenzio e a smetterla di criticare le sue prestazioni. In realtà la sua non è stata una grande partita, l'unico tiro in porta realizzato dall'attaccante polacco è stato quello dal dischetto, ha realizzato anche un secondo goal giustamente annullato con l'utilizzo del var in quanto l'attaccante milanista ha strappato il pallone dalle mani del portiere Silvestri commettendo fallo. 


Ovviamente non potevamo farci mancare dei momenti di sofferenza nei minuti di recupero con l'espulsione di Calabria per un fallo al limite dell'area, fortunatamente la punizione battuta da Veloso si è fermata sulla barriera e sulla respinta Lazovic ha sparato a lato.
Inspiegabile il motivo per cui, in presenza di numerose alternative in panchina, Giampaolo abbia deciso di effettuare solo un cambio dei tre a disposizione del tecnico italiano, come anche l'esclusione di Bennacer dagli undici titolari. Nonostante questi dubbi tattici non si può, al momento, criticare l'allenatore rossonero che ha portato al successo il Milan.
La squadra è ancora molto indietro dal punto di vista fisico e tattico, devono lavorare ancora molto anche in previsione del derby di Milano che si disputerà sabato sera.

domenica 8 settembre 2019

L'Italia porta a casa due vittorie contro Armenia e Finlandia e si avvicina sempre di più alla qualificazione per gli Europei.

La sosta per le nazionali si chiude con l'Italia che porta a casa sei punti battendo Armenia e Finlandia.

L'Italia dopo due discrete prestazioni è riuscita a continuare la striscia di successi raggiungendo le sei vittorie consecutive e consolidando il primato in testa al girone J con 18 punti. La squadra azzurra è in crescita, ma dimostra comunque di avere dei limiti di concentrazione e gestione del pallone derivante, forse, dalla giovane età di parte della rosa convocata da Mancini. 
Il tecnico infatti, dopo la delusione dell'esclusione dai mondiali, ha deciso di rinnovare la formazione italiana convocando molti giovani promettenti che si erano distinti con la nazionale under 21 e con il proprio club. Si sono visti i miglioramenti legati al ringiovanimento della rosa che aggredisce il campo e dimostra di avere un grande spirito di sacrificio.

Armenia-Italia 1-3

Nel primo tempo l'Italia è entrata poco concentrata, sottovalutando l'impegno. Ha pagato questo atteggiamento subendo goal nei primi minuti di gioco. Dopo una distrazione dell'Italia in fase di impostazione, l'Armenia si è lanciata in contropiede finalizzando il contropiede con un destro di Karapetyan che ha scheggiato il palo per poi finire in rete.
Gli azzurri hanno reagito subito allo svantaggio trovando il pareggio con Belotti che ha appoggiato in rete un cross al bacio del terzino sinistro del Chelsea Emerson. Durante il recupero del primo tempo, l'autore del goal armeno si è fatto espellere per seconda ammonizione per un fallo che, secondo me, è stato valutato in modo troppo severo.
Nel secondo tempo l'Italia ha creato azioni su azioni con l'Armenia che, schierata in difesa, tentava di mantenere il pareggio. La formazione azzurra passa in vantaggio al 77' con Pellegrini che stacca di testa battendo il portiere. Tre minuti dopo arriva il colpo del ko con un tiro di Belotti che rimbalza sul palo e carambola in rete dopo aver impattato sulla schiena del portiere armeno, il goal è considerata un'autorete ma è evidente lo zampino dell'attaccante del Torino.

vittoria dell'Italia in rimonta contro la nazionale dell'Armenia
Federico Chiesa ritratto durante Armenia-Italia


Finlandia-Italia 1-2

In questo caso l'Italia entra bene in campo e crea subito grosse occasioni dominando il primo tempo con un'ottima prestazione, in particolare, di Sensi. Vengono create molte azioni, ma la rete non arriva.
Bisogna aspettare il secondo tempo per vedere l'Italia in vantaggio grazie al goal di Immobile che spedisce in rete il cross di Chiesa. Poi il migliore del primo tempo, Sensi, si addormenta, consegna la palla alla Finlandia in zona pericolosa e poi causa il rigore che realizza Pukki per il pareggio dei conti. L'Italia non demorde e torna ad offendere, il nuovo vantaggio arriva grazie ad un rigore generoso concesso dall'arbitro e all'esecuzione perfetta di Jorginho che deposita in rete dagli undici metri.
La partita termina con un ultimo assedio finlandese che però non porta alla creazione di occasioni da rete, perciò il match si conclude con la vittoria di misura della nazionale italiana.

Armando Izzo protagonista di una buona prestazione in Finlandia-Italia


Giudizio sulle due prestazioni dell'Italia

L'Italia è in forte crescita, Mancini sta risollevando la nazionale dopo la dolorosa esclusione dai Mondiali di Russia 2018. Il gruppo è unito e la voglia di fare bene è tanta, però la fragilità difensiva, le disattenzioni e i cali di concentrazione sono evidenti. In due partite abbastanza semplici, gli azzurri sono riusciti a complicare le cose regalando un goal a partita agli avversari concedendo dei palloni in zone e situazioni di potenziale pericolo.
Non penso che questa nazionale sia in grado, in questo momento, di poter competere con le top nazionali d'Europa. Mancini ha ancora molto da lavorare per disciplinare i giovani, per farli crescere e rendere al meglio con la maglia azzurra.
Per ora l'obiettivo rimane la qualificazione agli Europei che può già arrivare nella prossima sfida con la Grecia che si disputerà allo Stadio Olimpico, poi diventerà una necessità allenare la concentrazione e l'attenzione difensiva per presentarsi all'Europeo con la possibilità di fare bene e di vivere questa competizione da protagonisti.

domenica 1 settembre 2019

Pagelle rossonere per Milan-brescia.

E' tempo di dare i voti ai giocatori che hanno portato i primi tre punti di questa Serie A a Casa Milan.

TITOLARI
Donnarumma 6.5 si fa trovare pronto nel momento del bisogno, è da premiare anche il mantenimento della rete inviolata per questa partita.

Calabria 6 buona copertura difensiva ma ancora inconsistente in fase offensiva.

Musacchio 6 discreta partita senza gravi sbavature, è stato poco impegnato dall'attacco del Brescia.

Romagnoli 6.5 è la colonna portante della difesa rossonera e lo ha dimostrato anche in questa partita.

Rodriguez 5.5 partita anonima dello svizzero che trova spazio solo per l'infortunio di Theo Hernandez che ha dimostrato di avere molta più personalità e intraprendenza.

Kessie 6+ ha corso tanto e si è sacrificato per la squadra però deve unire meglio quantità a qualità nelle sue giocate.

Bennacer 6.5 molto utile in fase di impostazione e in copertura difensiva, buona prestazione  per essere la prima da titolare con il Milan.

Calhanoglu 7 premiato per aver portato i primi tre punti stagionali alla squadra rossonera.

Suso 6/7 ha effettuato il cross dalla destra che ha portato al goal di Calhanoglu, nella sua posizione privilegiata ha dimostrato di poter garantire giocate discrete.

Castillejo 5.5 non è riuscito a trovare la posizione in campo, è stato quasi un fantasma in campo.

Andre Silva 5.5 praticamente mai pericoloso in zona goal.

SOSTITUTI
Paquetà 6.5 ha dimostrato di avere personalità nell'unica occasione che ha avuto facendo partire un missile rasoterra che si è stampato sul palo.

Piatek 6+ molto più pericoloso di Andre Silva, ha avuto delle buonissime occasioni che però non ha sfruttato, un po' per sfortuna e un po' per suo demerito.

Borini N/D ha giocato troppo poco per dare una valutazione alla sua prestazione.

Per l'analisi e il giudizio sulla partita rossonera clicca qui.

calhanoglu regala tre punti alla squadra rossonera con il goal decisivo contro il Brescia