"Tuta Black" racchiude buona parte del futuro rap italiano, Paky e Shiva sono due artisti considerati ancora emergenti ma che rivelano un potenziale enorme.
Paky è il classico ragazzo di strada cresciuto nel pericoloso quartiere di Rozzano tra malavita, criminalità e spaccio. Nonostante tutto va fiero delle sue origini che racconta in "Rozzi", il singolo che gli ha permesso di farsi conoscere a 360 gradi da una fetta molto ampia di ascoltatori raggiungendo milioni di streaming sulle varie piattaforme.
Shiva, invece, è da molto che si dedica alla musica. Dopo aver militato nell'etichetta di Honiro, dove ha dimostrato la sua tecnica e il suo background old-school, è diventato indipendente e sta facendo a gomitate con i rivali della scena ottenendo molti successi certificati dai numeri su Spotify, Youtube e Instagram. Tra l'altro vanta importanti collaborazioni: dall'apparizione in Machete Mixtape 4 all'ultimo singolo "Soldi In Nero" feat. Sfera Ebbasta su una produzione di Charlie Charles.
"Tuta Black" descrive la vita di strada precaria e pericolosa che i due rapper vivono quotidianamente, esprimono concetti mafiosi del tradimento e del rispetto. L'unica sicurezza per strada è la gang, giovani amici di cui ci si può fidare e che non volteranno mai le spalle. Questa canzone presenta, perciò, un'atmosfera popolare tipica delle periferie e della gente dimenticata che lotta per sopravvivere. Il testo è pesante, crudo e aggressivo, la morte si intreccia con la violenza e la criminalità e viene espressa un un beat anch'esso impetuoso carico di bassi potenti.
Il video della canzone mostra Paky assieme alla sua banda, ovviamente tutti vestiti di nero e dai volti coperti. Il rapper vuole dare l'idea di una persona insensibile e immune al dolore tanto che si fa riprendere che rappa mentre lo tatuano sul collo.
Per gli amati di questo genere hip hop aggressivo e crudo questo singolo è, probabilmente, una boccata di ossigeno tra le tante canzoni smielate e ripetitive che escono molto spesso al giorno d'oggi.
VOTO 8/10