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mercoledì 22 gennaio 2020

"Boss" è il nuovo singolo di Paky, un racconto della vita criminale di periferia.

"Boss" è il nuovo singolo di Paky uscito oggi, 22 Gennaio 2020, su tutte le piattaforme di streaming musicale.

In pochi mesi Paky si è fatto conoscere molto bene grazie alla sua costante pubblicazione di nuove canzoni che identificano il suo stile, il suo vissuto e il suo lato artistico. Da perfetto sconosciuto con un paio di singoli pesanti dal punto di vista tematico ha rilanciato il suo nome sul web ottenendo sempre più sostegno e supporto raggiungendo 15 milioni di streaming su Spotify dalle sole tre canzoni disponibili prima di "Boss", ovvero "Rozzi", "Tuta Black" feat. Shiva e "Non Scherzare".

Copertina di "Boss", il nuovo singolo di Paky.
Copertina di "Boss", il nuovo singolo di Paky.

"Boss", come le tre tracce precedenti, è stata prodotta da Kermit che ha ricreato un'atmosfera cupa e dura con dei bassi potenti accompagnati da batterie, piatti e effetti che ricordano quasi le sirene forse per ricordare l'ambiente pericoloso e criminale delle periferie descritte da Paky.
Come negli altri brani, il talento di Rozzano ha deciso di raccontarci il suo vissuto e le sue esperienze legate alla vita di strada. Si racconta come un ragazzo freddo e insensibile paragonandosi ad un boss mafioso. Rivendica il desiderio di prendersi tutto per non morire senza niente come è nato. Canta la crudeltà della vita criminale che gli ha fatto vivere esperienze spiacevoli che lo hanno reso l'uomo violento e pericoloso che è ora. In particolare descrive un cadavere sfigurato dai colpi di pistola che è diventato irriconoscibile pure per la madre. 


venerdì 27 dicembre 2019

"Non Scherzare" è il nuovo singolo di Paky disponibile su Spotify.

Paky ha rilasciato un nuovo singolo intitolato "Non Scherzare", disponibile su tutte le piattaforme di streaming musicale.

"Non Scherzare" è un brano introspettivo e personale in cui Paky racconta il suo passato, il suo presente e gli stati d'animo tormentati di un ragazzo di strada. Il giovane rapper di Rozzano è diventato un idolo nel suo quartiere perché riesce a descrivere con le sue rime la durezza e la crudezza della vita nelle periferie delle grandi città.

Copertina di "Non Scherzare" di Paky disponibile su Spotify e Apple Music.
Copertina di "Non Scherzare" di Paky disponibile su Spotify e Apple Music.

Il nuovo singolo dell'artista milanese è sprovvisto di ritornello, infatti il pezzo è composto da tre strofe ad evidenziare l'obiettivo comunicativo e impegnato di questo progetto che non punta ad essere un tormentone, ma una canzone significativa e profonda nei contenuti.
In questa traccia Paky sputa fuori i suoi sentimenti e suoi stati d'animo senza filtri, racconta la sua infanzia problematica in cui molte volte è rimasto solo, parla delle persone care che gli mancano citando anche Zio Manu che è un 34enne che ha ucciso il suocero per difendere la figlia dalle sue molestie.
Nella seconda strofa Paky rappa i concetti di rispetto e di comunione con i suoi compagni che sono le fondamenta dell'ambiente criminale del ghetto e delle periferie. Poi parla della sorella a cui cerca di fare da padre anche se pensa di non essere in grado, tutto questo perché il vero papà è assente.
Nella terza strofa il rapper di Rozzano fa chiari riferimenti al suicidio, in particolare si rappresenta impiccato al soffitto. Infatti il nome Paky deriva da "Pakartas" che in lituano significa "impiccato", questo termine rappresenta la condizione dei ragazzi di strada che si sentono soffocare come se venissero impiccati.

Il videoclip ufficiale realizzato per "Non Scherzare" presenta un'atmosfera cupa dovuta al video in bianco e nero e alla pioggia che fa da sfondo a molte scene. Per qualche secondo vediamo una bambina che, probabilmente, è la sorella di Paky di cui parla nella canzone. Inoltre, la scena in cui è ripreso il rapper appeso a testa in giù è un chiaro riferimento al concetto di "impiccato" di cui ho parlato precedentemente.

                        

domenica 1 dicembre 2019

"Tuta Black" è il nuovo singolo di Paky in collaborazione con Shiva.

"Tuta Black" racchiude buona parte del futuro rap italiano, Paky e Shiva sono due artisti considerati ancora emergenti ma che rivelano un potenziale enorme.

Paky è il classico ragazzo di strada cresciuto nel pericoloso quartiere di Rozzano tra malavita, criminalità e spaccio. Nonostante tutto va fiero delle sue origini che racconta in "Rozzi", il singolo che gli ha permesso di farsi conoscere a 360 gradi da una fetta molto ampia di ascoltatori raggiungendo milioni di streaming sulle varie piattaforme.

Shiva, invece, è da molto che si dedica alla musica. Dopo aver militato nell'etichetta di Honiro, dove ha dimostrato la sua tecnica e il suo background old-school, è diventato indipendente e sta facendo a gomitate con i rivali della scena ottenendo molti successi certificati dai numeri su Spotify, Youtube e Instagram. Tra l'altro vanta importanti collaborazioni: dall'apparizione in Machete Mixtape 4 all'ultimo singolo "Soldi In Nero" feat. Sfera Ebbasta su una produzione di Charlie Charles.

Copertina Spotify del singolo "Tuta Black" di Paky feat. Shiva
Copertina Spotify del singolo "Tuta Black" di Paky feat. Shiva.

"Tuta Black" descrive la vita di strada precaria e pericolosa che i due rapper vivono quotidianamente, esprimono concetti mafiosi del tradimento e del rispetto. L'unica sicurezza per strada è la gang, giovani amici di cui ci si può fidare e che non volteranno mai le spalle. Questa canzone presenta, perciò, un'atmosfera popolare tipica delle periferie e della gente dimenticata che lotta per sopravvivere. Il testo è pesante, crudo e aggressivo, la morte si intreccia con la violenza e la criminalità e viene espressa un un beat anch'esso impetuoso carico di bassi potenti.

Il video della canzone mostra Paky assieme alla sua banda, ovviamente tutti vestiti di nero e dai volti coperti. Il rapper vuole dare l'idea di una persona insensibile e immune al dolore tanto che si fa riprendere che rappa mentre lo tatuano sul collo.

                              

Per gli amati di questo genere hip hop aggressivo e crudo questo singolo è, probabilmente, una boccata di ossigeno tra le tante canzoni smielate e ripetitive che escono molto spesso al giorno d'oggi. 

VOTO 8/10