Visualizzazione post con etichetta documentario. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta documentario. Mostra tutti i post

venerdì 20 marzo 2020

"Everybody's Everything" è il documentario sulla breve carriera musicale di Lil Peep.

"Everybody's Everything" propone sugli schermi la vita di Lil Peep, la sua breve e promettente carriera musicale, il suo disagio e i suoi problemi psicologici e personali.

"Everybody's Everything" ripercorre, con le parole di amici e familiari, la breve vita di Lil Peep stroncata il 15 Novembre del 2017 all'età di 21 anni per overdose di Fentalyn. Da subito la madre e i suoi più stretti collaboratori ci raccontano di un ragazzo dall'enorme creatività e originalità che disprezza gli stereotipi e i pregiudizi che percepiva all'interno dell'ambiente scolastico che decise di abbandona molto giovane.

Copertina di "Everybody's Everything", il documentario sulla vita di Lil Peep.

Nella sua vita Lil Peep si è sempre battuto per abbattere i pregiudizi e in segno di ribellione si era tatuato in quasi tutto il corpo mostrando dei tattoo molto vistosi sul volto diventando uno tra i primi rapper ad avere dei tatuaggi sul viso
Abbandonata la scuola Peep decise di lasciare casa, diventando un senzatetto e dedicandosi interamente alla musica con cui voleva creare un futuro per se stesso e per i suoi amici. Infatti, durante il documentario, sono molti gli amici che ammettono di avere avuto aiuti economici dall'artista che era una persona molto generosa e non era in grado di dire di no ad una richiesta di un amico. Questo suo atteggiamento gli porto, però, ad essere circondato da molte persone con cui condivideva una stessa casa e spesso venendo sfruttato per la sua fama e il suo successo. 

Lil Peep decise di fondare la GothBoiClique che raccoglieva molti dei suoi amici con cui collaborava per produrre la sua musica. Nonostante tutto, molte volte, l'artista manifestava dei problemi di depressione dicendo di sentirsi solo in una casa sovraffollata di amici che non era in grado di cacciare. Da questa situazione il manager propose a Lil Peep di trasferirsi a Londra per abbandonare gli amici e ritrovare un po' di serenità per poter scrivere e produrre la sua musica nel migliore dei modi. In questo periodo Lil Peep partecipò ad eventi importanti in Europa sfilando alla Milano Fashion Week e aumentando la sua fama a livello internazionale. Con la pubblicazione del primo album ufficiale fu programmato un tour in America dove si ritrovò con gli amici di GothBoiClique.

Lil Peep sfila alla Milano Fashion Week per Marcelo Burlon.
Lil Peep sfila alla Milano Fashion Week per Marcelo Burlon.

Il tour stressante, i problemi con la droga, la depressione e il continuo disagio interiore portarono l'artista ad un netto peggioramento nell'anno e mezzo di effettiva carriera. Ci sono scene in cui Lil Peep è vistosamente distrutto dall'alcol e dalle droghe di cui faceva uso quotidianamente, il manager e i suoi amici più stretti hanno cercato in tutti i modi di aiutarlo proponendogli la riabilitazione ma l'artista aveva sempre negato il problema dicendo di non voler smettere. Questo stile di vita portò alla sua morte precoce a poche date dalla fine del suo secondo tour. 
Gli amici parlano di Lil Peep come di un ragazzo allegro, solare che scherzava molto. Allo stesso modo, in certi momenti, manifestava gravi crisi di depressione mostrando le sue fragilità interiori derivanti anche da un'infanzia difficile e dal rapporto inesistente col padre

In un post apparso su Instagram il giorno prima della sua morte, Lil Peep scriveva di aver sempre aiutato tutti con la sua musica e con ogni mezzo a sua disposizione ma che nessuno invece abbia aiutato lui nei momenti difficili, dice che probabilmente morirà giovane senza essere stato felice per più di 10 secondi nella sua vita.

mercoledì 18 settembre 2019

Look Mom I Can Fly, il documentario di Travis Scott disponibile su Netflix.

Il rapper americano Travis Scott si racconta nel documentario "Look Mom I Can Fly" che approfondisce in particolare il periodo della pubblicazione di Astroworld. 

Astroworld è stato un progetto in cui il rapper di Houston ha speso molto tempo, tra modifiche e arrangiamenti, in quanto l'artista teneva molto a questo album e voleva renderlo un classico di successo riscoprendo nuovi sound da cui la città e i nuovi talenti di Houston si sarebbero potuti ispirare. 
Astroworld difatti è diventato un disco dal successo planetario, Travis Scott non ha tradito le attese ed ha rilasciato per i propri fan un album incredibile, originale e unico che ha dominato le classifiche ottenendo numerose certificazioni in tutto il mondo. 
Il titolo nasceva da un vecchio parco divertimenti di Houston che il piccolo Travis amava tanto, l'obiettivo dell'album era, infatti, di far rivivere le emozioni delle montagne russe di quel lunapark, ormai chiuso dal 2005, attraverso la sua musica. 

copertina dell'album travis scott di astroworld
Copertina dell'album "Astroworld" di Travis Scott.

Nel documentario il rapper texano si racconta condividendo con noi momenti della sua vita. Riusciamo a vedere chiaramente la passione per la musica e l'amore per i fan e la loro energia che trasmettono ad ogni live dell'artista. 
Travis Scott è probabilmente il miglior performer della scena hip hop americana, sul palco si scatena trasmettendo un'energia incredibile che fa impazzire il pubblico, cura ogni suo show nei massimi dettagli e ci tiene a garantire una performance perfetta per i suoi fan. Molte volte, però, quest'euforia ai concerti porta dei problemi tra la folla con alcuni ragazzi che spesso svengono. Nonostante tutto il rapper si dimostra sempre molto responsabile fermando subito il live e richiedendo il soccorso delle persone che stanno male.
In questo film vediamo molte scene di questi concerti, ma anche momenti in studio durante la stesura di Astroworld e ci possiamo rendere conto del lavoro colossale che sta dietro alla creazione di un album con moltissime persone che collaborano al fianco dell'artista per rendere il tutto perfetto.
In Look Mom I Can Fly condividiamo anche la nascita della prima figlia di Travis avuta insieme a Kylie Jenner, il suo primo anno di vita e la sua prima festa di compleanno. Vediamo la gioia e la felicità dell'artista che va oltre al mondo della musica e ci svela il lato umano del texano.
Siamo partecipi del successo dell'artista ma anche delle sue sconfitte ottenute ai Grammy su cui Travis puntava molto per dare una definitiva svolta e consacrazione tra l'olimpo dei rapper.
Look Mom I Can Fly è un documentario che ci racconta la musica e l'umanità di Travis Scott che, oltre ad essere un'artista incredibile, è anche una persona vivace, sensibile e spiritosa. 

Potete trovare il film su Netflix con i sottotitoli in diverse lingue del mondo tra cui l'italiano.

locandina di look mom i can fly, documentario netflix su travis scott
Locandina di "Look Mom I Can Fly", il documentario Netflix su Travis Scott.
E se ancora non avete mai ascoltato Astroworld potete trovarlo qui sotto.