"è Trap bro" è il nuovo singolo del duo SquadDrone rilasciato ieri, 22 Maggio, su Spotify.
"è Trap bro" è il primo singolo dopo la firma del duo SquadDrone con l'etichetta discografica Top Records di Milano, la canzone contrappone diversi stereotipi e mondi, il trapper e il figlio di papà, l'alternativo e l'ordinario.
Il duo barese nasce sui banchi di scuola dove Valerio Ardillo e Valerio Vacca, in arte Falco e Reietto, sono diventati grandi amici legati dalla passione per la musica che, dopo progetti solisti, li ha uniti in questa nuova sfida: SquadDrone. Il nome è l'unione di due caratteristiche fondamentali del duo, "Squad" riprende il concetto di squadra che racchiude le persone che credono e sostengono il progetto, mentre "Drone" rappresenta il desiderio dei due artisti di far volare in alto la loro musica proprio come fa un drone.
Il duo raccoglie le tendenze del momento e le unisce in un genere inedito che risulta essere una stretta connessione tra rap, trap e indie.
Copertina di "è Trap bro", il nuovo singolo di SquadDrone. |
"è Trap bro" è prodotta da Pierluigi Tucci, in arte MeisterBeats, ed è un brano che, sotto le sonorità e i toni spensierati, nasconde dei concetti importanti che Valerio Ardillo ci racconta così:
«Il titolo del brano è un’espressione usata da noi giovani per giustificare un comportamento o un modo di essere che gli altri non comprendono. Con questa canzone vogliamo invitare le persone ad assecondare le proprie passioni liberamente, senza preoccuparsi dell’opinione altrui. In particolare, rivolgiamo questo appello ai ragazzi che come noi decidono di intraprendere un percorso come rapper, perché in questo mondo non è facile farsi apprezzare quando non rispecchi lo stereotipo del cattivo ragazzo che non si omologa alle regole e che fa dell’eccentricità il suo modus operandi. Gli stessi rapper tendono a criticare chi vuole fare la loro stessa musica ma si discosta dal solito modello».
Il singolo, quindi, rappresenta una critica verso il mondo musicale e la scena hip hop che, molte volte, accoglie personaggi falsi creati solo per rispettare lo stereotipo del rapper a cui l'ascoltatore medio è abituando. In questo caso Falco e Reietto vogliono essere l'esempio opposto, due bravi ragazzi che credono nel potere della musica e della comunicazione e che non hanno timore nel mostrarsi per quello che sono senza temere giudizi e critiche.